I miei 2 giorni a Copenhagen, esplorando arte, design e street food
4 luglio 2022
Pensieri sparsi su Copenhagen: le casette colorate di Nyhavn, l’odore di pane che esce dalle botteghe la mattina, i negozi pieni di bellissimi mobili e oggetti di design, la luce fino a tardi le sere d’estate, scoprire come si pronuncia correttamente “hygge”, lo smørrebrød e gli stand di pesce fresco al mercato, un museo bellissimo immerso nella natura, attraversare il mare e arrivare in Svezia.
Capitale del design e della cucina new nordic, Copenhagen è una meta perfetta per un rilassante city break in una città a misura d’uomo, ricca di storia, di arte e di buon cibo (anche se non a prezzi modici per chi viene dall’Italia). La Danimarca è, infatti, uno dei paesi più cari dell’Unione Europea, ma è anche il paese con più tasse e, in prospettiva, con il sistema di welfare più sviluppato. Parlando con stranieri che vivono da anni in Danimarca, scopro ad esempio che l’educazione qui è eccellente e gratuita (compresa l’università), gli studenti ricevono una borsa di studio mensile fino alla laurea per mantenersi e rimanere disoccupati in Danimarca è forse non impossibile, ma sicuramente difficile.
La Danimarca è, inoltre, uno dei paesi più sicuri in Europa e la capitale, Copenhagen, raccoglie appieno lo spirito dell’hygge, dell’armonia che scaturisce dalla compagnia, dall’amicizia, dalle chiacchiere di fronte a una tazza di caffé mentre fuori il mondo va avanti per le sue faccende.
Cosa vedere a Copenhagen in 2 giorni
La Sirenetta - Den Lille Havfrue
Cominciamo con la Sirenetta, la scultura della celebre protagonista della fiaba del più famoso danese al mondo: Hans Christian Handersen, considerata la seconda scultura più deludente al mondo dopo il Manneken Pis di Bruxelles.
Lo sfondo industriale del porto e la massa di turisti la rendono forse poco romantica, ma devo ammettere che ha un suo fascino e vale la pena camminare un po’ per vederla con i propri occhi.
Da qui al Quartiere Latino e le vie del centro di Copenhagen ci si impiega circa 30 minuti, passando il Kastellet, un'antica fortificazione militare a forma di stella e per Nyboder, una zona costituita da lunghe file di caratteristiche case gialle un tempo usate come alloggi navali.
Proseguendo verso il centro storico, passiamo davanti alla galleria d’arte nazionale danese, Statens Museum for Kunst, e, più avanti, il Castello di Rosenborg, roccaforte risalente al XVII secolo, situata all’interno di un bellissimo parco, al cui interno sono custoditi i gioielli della corona.
Se invece siete interessati a vedere il cambio della guardia, dirigetevi alle 12.00 verso Amalienborg Slot, dove si trova la residenza della regina Margrethe II.
Nørreport e il mercato di Torvehallerne
Ci troviamo a Nørreport. Da qui possiamo esplorare il quartiere oppure fermarci per uno spuntino all’interno del mercato urbano coperto di Torvehallerne, dove troviamo diversi stand e chioschetti dove poter gustare alcuni tra i piatti più interessanti della capitale. Da Hallerness si dice ci sia il migliore smørrebrød della città, ma possiamo provare il porridge rivisitato di Grød, le versione a base di pesce delle celebri frikadelle da Boutique Fisk o i tacos da Hija de Sanchez. Le idee per un pranzo al volo o per dei souvenir gastronomici sono molte e non lasciano delusi.
Nyhavn
Continuiamo verso il centro di Copenhagen facendo tappa a Nyhavn, l’antico porto della città, con le barche e le case colorate che danno sull’acqua, i ristoranti di pesce che servono cozze e altre specialità e tutta l’atmosfera di una piccola cittadina nordica.
Qui al numero 20 e per qualche anno ai civici 67 e 18 visse lo stesso Hans Christian Andersen.
Strøget e Vesterbro
Dopo esserci fatti spennare in uno dei bellissimi locali che si affacciano sul canale, ci addentriamo nel cuore nevralgico della città: Strøget, la famosa via pedonale su cui si affacciano boutique di lusso e negozi indipendenti. Qui troviamo il flagship store della Lego e Illums Bolighus, un grande magazzino di quattro piani ricco di oggetti e mobili di design nordico, dove fermarsi per acquistare un souvenir unico e originale.
Altri negozi forse meno famosi, ma che ho scoperto per caso e mi hanno assolutamente incantata sono lo Studio Arhoj, dove è impossibile uscire senza acquistare una delle loro ceramiche fatte a mano, GunGun, negozio che riunisce opere di diversi designer tra cui le pazzesche illustrazioni di Ida Rørholm Davidsen e Oyaho, uno splendido negozio di articoli giapponesi.
Proseguiamo lungo Strøget fino a Rådhusplads, la Piazza del Municipio, che come forma si ispira alla Piazza del campo di Siena, per poi raggiungere i Giardini di Tivoli, il secondo parco divertimenti più antico del mondo (1843) che ha ispirato persino Walt Disney. E, per i veri appassionati, a Klampenborg, a 10 km a nord di Copenhagen, si trova Bakken, il parco divertimenti più antico al mondo risalente al 1583.
Scavalliamo la stazione dei trani e arriviamo a Vestebro, giusto in tempo per cenare a Kødbyen (letteralmente Meatpacking District, ovvero Città della Carne), la zona più animata del quartiere, ricca di locali, bar, ristoranti e gallerie d’arte. Per una cena gustosa ed economica consiglio l’hamburger del Tommi’s Burger Joint, nota catena islandese con alcune sedi in città.
Christianshavn e Christiania
Dal centro ci spostiamo verso il quartiere di Christianshavn. Passiamo davanti al Palazzo di Christiansborg, oggi sede del parlamento danese, alla ex-sede della Borsa (Børsen), un edificio bellissimo sormontato da una guglia alta 56 m composta dalle code intrecciate di 4 draghi e alla biblioteca più grande del Nord Europa, costituita dall’edificio originale in mattoni e dall’ampliamento in granito nero lucido, ovvero il Diamante Nero.
La particolarità di questo quartiere la possiamo trovare all’interno della Città Libera di Christiana: una vera e propria città nella città, una comune di hippy formatasi negli anni ’70 che però negli anni ha mantenuto la propria indipendenza ed è ad oggi non solo una comune autogestita, ma anche una meta turistica che attira visitatori ogni giorno.
Tra gallerie d’arte a cielo aperto, mercatini, bar, murales e un costante odore di hashish, questo luogo alternativo è una parentesi caotica all’interno di Copenhagen.
Nonostante sia frequentato da spacciatori, tanto che una delle strade principali di Christiania, ironia della sorte, si chiama proprio Pusher Street, è un luogo sicuro, dove passeggiare liberamente. Unica avvertenza: evitare di fare foto lungo Pusher Street. Vendere hashish in Danimarca è illegale, anche se qui sembra far parte del folklore del luogo.
Nørrebro
Prendendo la metro (o la bici) in 10 minuti si raggiunge il quartiere di Nørrebro, a nord della città, una zona multiculturale ricca di botteghe, street art e parchi, dove si respira un’aria meno turistica. Qui troviamo il Superkilen, un parco lungo 1 km, creato dal lavoro in tandem di diversi studi di architettura, simbolo del multiculturalismo di Nørrebro. Destreggiatevi tra le insegne al neon e i ragazzi che fanno skateboard per esplorare il quartiere con le sue opere di street art e altri parchi a tema, come il BaNanna Park, un’ex raffineria di petrolio trasformata in parco giochi.
Louisiana Museum of Modern Art
A 30 minuti di treno da Copenhagen, nella cittadina costiera di Humlebæk, si trova una galleria in stile modernista danese in grado di incantare anche chi non ama particolarmente l’arte moderna. Camminare tra le opere immerse nel verde, ammirando i salici dalle ampie vetrate, sedersi al bar del museo con vista sul mare, scendere fino alla passerella che dà direttamente sull’acqua, prendere il sole, leggere un buon libro e poi tornare ad immergersi tra le opere d’arte: il Louisiana Museum of Modern Art offre un’esperienza che va oltre quella di un semplice museo.
La mia esperienza a Copenhagen non termina qui. A soli 30 minuti di treno dalla capitale danese si può raggiungere Malmö, una deliziosa cittadina svedese che affaccia sul mare. Ma questa è un'altra storia.
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SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
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